Secondo uno studio effettuato dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) la metà della popolazione americana (47,2%) dai 30 anni in su è affetta da malattie delle gengive in casi più o meno acuti. Sebbene queste patologie siano più comuni negli uomini (56,4% contro 38,4%), altri fattori legati alla salute femminile e ai livelli di ormoni rendono le donne più suscettibili in determinati periodi della loro vita. Vediamo quali sono i fattori di rischio.


Le malattie delle gengive

Innanzitutto è bene ricordare quali sono le patologie in questione. Le malattie delle gengive sono infezioni o infiammazioni che colpiscono le gengive o il tessuto osseo che circonda e supporta i denti. Le gengive si arrossano e si gonfiano e arrivano facilmente a sanguinare in presenza di questi disturbi e nei casi peggiori si arriva addirittura alla perdita di uno o più denti.
Queste spiacevoli controindicazioni possono essere evitate seguendo scrupolosamente le quotidiane regole dell’igiene orale e con frequenti visite dal dentista per sottoporsi alla rimozione professionale di placca batterica e tartaro.

I fattori di rischio per le donne

Gli sbalzi ormonali aumentano per le donne il rischio di sviluppare le malattie delle gengive.

  • Pubertà – Con la pubertà aumenta la produzione di ormoni sessuali come il progesterone e gli estrogeni e questo provoca un incremento dell’afflusso di sangue alle gengive che di conseguenza può causare irritazioni in quegli spazi in cui si sono depositati residui di cibo. In questo periodo le gengive possono apparire più gonfie e sanguinare facilmente mentre ci si lava i denti o ci si passa il filo interdentale. In questo caso è sufficiente rispettare le buone pratiche dell’igiene orale quotidiana e i sintomi si attenueranno con il decrescere dei livelli ormonali.
  • Mestruazioni Le gengive di una donna sono soggette anche al ciclo mestruale. Nei giorni precedenti il periodo mestruale l’aumento del livello di progesterone può provocare rossore, gonfiore, sanguinamento e la comparsa di afte nel cavo orale, sintomi di quella che si chiama gengivite mestruale. Anche in questo caso basta lavarsi i denti e passare il filo interdentale con attenzione, i sintomi diminuiranno a ciclo mestruale iniziato.
  • Gravidanza L’aumento del livello di progesterone è ancora una volta il colpevole nelle gengiviti da gravidanza, che possono svilupparsi nel secondo e terzo mese. In questo caso è consigliato vedere un dentista per una pulizia dei denti professionale, in particolare nel secondo trimestre per tenere i sintomi a bada. Dovesse presentarsi questo tipo di gengivite, i sintomi dovrebbero comunque scomparire attorno all’ottavo mese.
  • Contraccettivi orali La pillola anticoncezionale aumenta la possibilità di sviluppare malattie delle gengive per le stesse ragioni legate al progesterone descritte sopra.
  • Menopausa – Le donne in menopausa o in post menopausa potrebbero riscontrare qualche cambiamento nel comportamento del proprio cavo orale in risposta alla variazione dei livelli ormonali. Questo è molto più probabile per quelle donne che assumono supplementi progestinici. Una bassa percentuale di donne potrebbe sviluppare la cosiddetta gengivostomatite della menopausa, disturbo per cui le gengive appaiono secche o brillanti e il loro colore oscilla tra il rosso pallido e il rosso scuro. I sintomi possono anche includere un aumento della sensibilità al caldo e al freddo così come un anormale percezione dei gusti.

La parodontologia: un’eccellenza dello Studio Dentistico Calvi

Non sottovalutare nessuna delle condizioni sopra descritte e se stai affrontando uno dei periodi in questione assicurati di fissare un appuntamento nel nostro studio in Via Monte Acuto 59 a Foligno. La parodontologia è una delle nostre specialità, fai il nostro test sulla parodontite.